Appello: Pulite i vostri PC!!

Salve a tutti, l’articolo odierno è una sorta di appello/sfogo.

Nella nostra vita di appassionati di elettronica (aka i classici amici smanettoni a cui portare qualcosa quando non va bene), non raramente ci capita di avere a che fare con computer (specialmente portatili) che presentano il sintomo della “morte improvvisa”. Tipicamente, computer che si spengono senza ragione apparente, specialmente d’estate o durante una sessione d’esami (perchè la sfiga ci vede BENISSIMO), e che di solito si riaccendono normalmente per poi rispegnersi assolutamente a caso. Posseduti dal demonio?

No, casi di computer indemoniati non ne ho ancora visti, ma posseduti dalla polvere, sì! Questo è il classico sintomo del surriscaldamento: dovete capire, carissimi lettori, che i produttori di PC risparmiano (in termini sia di denaro che di dimensioni) su ogni singolo componente possibile, dimensionandolo in modo che funzioni, ma solo abbastanza. Il sistema di dissipazione del calore è certamente uno degli aspetti più critici, perchè è quello che si occupa di tenere il processore in un range di temperature a cui possa funzionare senza dare problemi: tipicamente, la soglia di possibili malfunzionamenti è attorno agli 80°C. Ebbene, un dissipatore perfettamente efficiente è dimensionato per far arrivare il processore anche sopra i 70°C quando è sotto carico. Capite bene che appena l’efficienza cala, il rischio è che il processore si surriscaldi. Nei moderni processori, tuttavia, è presente un sistema di controllo delle temperature, che fa rallentare il processore (che di conseguenza scalda di meno) e in casi critici fa spegnere il computer.

I problemi sono molto più evidenti nei portatili che hanno una scheda video dedicata, perchè processore e scheda video condividono l’unico dissipatore, e il design è tale per cui la scheda video è raffreddata in molto meno efficace, per cui spesso lo spegnimento del PC è da ricercare non nel processore, ma nella scheda video.

Vi chiederete: noi utenti comuni che non ce ne intendiamo, cosa possiamo farci?

La cosa migliore sarebbe pulire almeno ogni sei mesi la ventola del portatile e la griglia da cui fuoriesce l’aria calda con dell’aria compressa. In negozio si trovano delle bombolette di aria secca spray che sono pensate apposta per questo, ma potete tranquillamente chiedere a qualcuno di prestarvi il compressore, dato che è un’operazione che richiede pochi secondi. Bisogna infatti soffiare nella sede da cui la ventola prende aria, stando attenti a dare colpi d’aria brevi per evitare che la ventolina giri troppo in fretta e possa danneggiarsi, e poi soffiare nella griglia di uscita dell’aria calda, dietro alla quale ci sono le lamelle del dissipatore, che spesso si riempiono di polvere, capelli e peli di animali.

Se questo non fosse sufficiente, dovrete chiedere al vostro amico smanettone di fiducia (assicurandovi che sia davvero competente) di farvi cambiare la pasta termica. Essa è un composto che contiene polvere di ossido di argento (tipicamente) che riduce la resistenza termica tra processore/chipset/scheda video e dissipatore. Dato che i produttori di PC ne usano di infima qualità, essa tende a seccare e sgretolarsi col tempo, perdendo di efficacia. Io ho avuto ottimi risultati con la Arctic Céramique 2 che è relativamente economica, non è conduttiva nè capacitiva perchè a base ceramica e non metallica, quindi anche se sborda dal processore non succede assolutamente niente, ed è realizzata in modo tale che non dovrebbe seccare nel tempo. Cambiare pasta termica di solito porta ad un vantaggio, in termini di temperatura, di almeno una decina di gradi!

Inoltre, il surriscaldamento del PC ha un effetto deleterio su tutti i componenti: l’hard disk, che tipicamente non sopporta temperature superiori ai 50°C, ma che in portatili molto sporchi li supera tranquillamente (ho avuto sotto mano un paio di HP Pavillion dv6, che dal punto di vista della gestione termica sono stati progettati COL CULO, a cui si è cotto l’hard disk, e uno dei due apparteneva ad un tesista al quinto anno di ingegneria, a cui si è rotto l’HDD a metà della tesi), ma anche i condensatori di alimentazione che possono danneggiarsi fino al punto di non far mai più accendere il computer.

Non dimenticate! Ogni tanto, prendetevi un po’ di tempo e fate le pulizie di primavera al vostro fidato amico elettronico, in modo che non vi abbandoni nel bel mezzo di una sessione!

BACKUP E COMPRESSORE. SEMPRE!