Coilgun – nuovo stadio di alimentazione

Grandi novità e passi in avanti per quanto riguarda la nostra nemesi, la coilgun.

Come preannunciato, abbiamo costruito un nuovo sistema per caricare i condensatori. Il design è stato preso dal sito di un appassionato un po’ più pro di noi, uzzors2k.

Le minime variazioni che abbiamo fatto riguardano i bjt utilizzati, dato che noi avevamo in casa i 2N2222 (npn) e 2N2907 (pnp), e il riferimento di tensione: dato che non avevamo il TL431, lo abbiamo sostituito com un LM317, reso stabile mettendo come carico un LED verde.

Per quanto riguarda il trasformatore, lo abbiamo avvolto attorno ad un nucleo “rubato” ad una grossa induttanza da 1mH che in fiera dell’elettronica ci hanno venduto come “filtro” per un amplificatore audio. Ho semplicemente tolto tutto il vecchio filo di rame smaltato e gli ho avvolto sopra il primario center-tapped con del filo di rame da 1.5mm2 e il secondario con filo di rame smaltato formato da due fili da 0.16mm attorcigliati assieme con un trapano (perchè avevo fretta e non ho trovato del filo più spesso).

Per vostra informazione, il nucleo era formato da due toroidi Magnetics 77195-A7 fissati assieme con delle fascette da elettricista.

Abbiamo incontrato un solo problema – avevo sbagliato valore di una resistenza: al posto di una da 1M, ne avevo messa una da 10M e non capivo per quale motivo il comparatore non avesse intenzione di fermare la carica: semplicemente, con quel valore in posizione e il riferimento di tensione impostato a 2.7V, avrebbe smesso di caricare una volta raggiunti i 2700V (cosa peraltro impossibile per costruzione del trasformatore).

Per le prove, abbiamo alimentato il circuito con un pacco di 4 batterie A123 18650, per 12,8V 1.1Ah nominali, ma con un tasso di scarica che arriva a 60A per 10 secondi – hanno potenza da vendere. Per evitare che qualcosa potesse distruggere la nostra coilgun, facevamo scaricare i condensatori su due resistenze ceramiche 4.7k 10W in serie.