Coilgun – Seconda parte – Aggiornamento

Eppur si muove!

A quanto pare, i nostri sforzi sono stati ricompensati (almeno in parte). Ci siamo dotati di pazienza, ci siamo svegliati presto e ci siamo messi al lavoro sulla nostra coilgun. Ebbene, dopo aver saldato una miriade di fili per collegare i sensori ottici per rilevare l’attraversamento da parte del proiettile (sia nella canna che all’uscita, per misurare la velocità), dopo aver sbattuto la testa più e più volte perchè non aveva intenzione di andare, abbiamo risolto i principali problemi ed abbiamo effettuato un test: il primo stadio ha sparato, e molto bene![banner network=”adsense” size=”468X60″ type=”default”]

All’inizio non riuscivamo a far partire il colpo, perchè essendo Arduino alimentato dall’USB del PC e il circuito di azionamento degli IGBT alimentato da una batteria, le due terre non erano collegate e misuravamo tensioni a caso ovunque. Dopo un lauto pranzo, abbiamo avuto l’illuminazione di collegare le due terre e – magia! – il colpo è partito. Purtroppo non avevamo più tempo per regolare gli altri stadi, e ci siamo limitati a sparare senza Arduino, collegando direttamente l’input dei driver a +5V dell’USB.

La misurazione della velocità si riferisce ad un colpo effettuato non scaricando completamente i condensatori (avevamo ancora un po’ più di 100V al termine del colpo), ma il risultato è già notevole! Con l’oscilloscopio in modalità di trigger singolo, abbiamo trovato che il proiettile ha impiegato circa 4.6 ms per percorrere 10 cm, da cui una velocità di poco superiore ai 21m/s (78kmh circa) e già almeno un paio di Joule di energia cinetica. Not bad. EDIT: Errore da principianti: il tempo riferito è dall’uscita dal primo stadio all’ingresso del secondo, quindi la velocità sarà circa la metà, poco più di 40 kmh.

La giornata è terminata però male, un IGBT si è bruciato, facendo partire un colpo a tradimento che è finito sull’unghia del mio indice. Nulla di che, però ha fatto male!

Ora stiamo cercando di capire se si è trattato di un componente difettoso, o di qualche problema che non abbiamo risolto in fase di progettazione.

Stay tuned!

Enrico

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