In quei giorni il lettore ottico del mio vecchio portatile, un Hp DV5245, smise di funzionare. Saputa la cosa, non potei fare altro che invocare il signore nelle sue forme più svariate in modo che intercedesse per me e mi venisse incontro risolvendo il mio problema. Dopo aver buttato via un pomeriggio invano ecco l’illuminazione! Diamine! Siamo uomini o siamo roditori? Roditori ma di quelli a cui piace….l’elettronica! (E non solo!)
Quindi risolto il problema acquistando un lettore/masterizzatore esterno (uno come questi USB DVD-RW), è scattato l’attacco d’arte per cercare ti trovare un nuovo scopo di esistenza per lo slot del portatile.
Ebbene si, non potevo lasciarlo lì a marcire (il fatto che ci metta qualche centinaio di anni è irrilevante, conta il concetto), perchè mi dava fastidio avere una cosa inutile, quindi dopo aver tolto la misera, unica vite che la legava in modo non particolarmente indissolubile al resto dell’hardware, abbiamo rimosso l’unità ottica – con la quale abbiamo giocato a Ultimate Frisbee fino a scannarci – e abbiamo trasformato lo spazio inutilizzato per il ricettacolo di un nuovo hard disk, dato che gli 80GB del disco del portatile ci stavano molto stretti.
Il problema principale sta nel fatto che questo PC ormai ha i suoi anni, e l’unità ottica utilizza ancora il vecchio collegamento IDE 50 pin e non il nuovo SATA 40 pin, perciò abbiamo dovuto procurarci un caddy con integrato adattatore IDE->SATA, perchè ormai non c’è più un hard disk che non sia SATA. Dopo varie ricerche, abbiamo optato per il nostro solito spacciatore cinese.
Una volta trovato il caddy adatto, la procedura è abbastanza indolore: si prende l’HDD, lo si monta nel caddy usando 4 viti, si smonta dalla vecchia unità ottica il frontalino in plastica per installarlo sul caddy, così che poi non si noti la modifica (gli incastri sono già predisposti), si inserisce nell’alloggiamento e lo si riavvita. Easy, right?
Beh, quasi. Putroppo, su questo PC, per qualche fottuta ragione non è possibile cambiare dal BIOS l’ordine di avvio degli hard disk interni (forse, e dico fooooooorse, perchè è stato progettato per averne solo uno), quindi per far avviare il PC è stato necessario fare un fixboot e un fixmbr dal disco di installazione di windows 7.
Il risultato finale è stato ottimo. Non ci credete? Come sempre, ecco le foto che documentano la INANIca impresa:
State tunnati
Alla prossima