Usa la forza, Elettromagnetica!

Vi ricordate il nostro progetto coilgun? Bene è giunto il momento di riprendere sotto mano il progetto, la nuova versione non è ancora completamente pronta ma abbiamo una sua versione “lite” per sperimentare nuove idee.

La prima decisione di cambiamento presa è stato di cambiare il tubo con cui fare la canna di questo “fucile”, la sezione è stata ridotta nella speranza che l’intensità del campo magnetico che permette al proiettile di spostarsi aumenti (cosa di cui però non siamo certi).

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Abbiamo inoltre fatto un prototipo di circuito di carica per i condensatori di tipo step-up, realizzato però – come da buona tradizione di BSPT – con componenti “da battaglia”: un NE555 per fornire la frequenza di oscillazione, un IGBT preso dalla prima versione della coilgun per attuare lo switching, un induttore toroidale recuperato da un vecchio alimentatore per PC di cui non conosciamo assolutamente nulla (induttanza, massima corrente, tutto ignoto – andiamo a sentimento) e un comparatore che termina la carica una volta raggiunta la tensione corretta.

Altra novità è stata quella di fare gli avvolgimenti a strati separati per poi collegarli in parallelo ai condensatori per ridurre l’induttanza ed ottenere una scarica che, in virtù della ridotta resistenza, doveva permettere il passaggio di più corrente e migliorare le prestazioni. Tuttavia, la pratica ci ha vigorosamente tirato una badilata sui denti: il risultato non è stato quello sperato; anzi, questa configurazione è stata in grado di sparare il proiettile per non più di 5 cm fuori dal tubo, molto ma molto peggio della coilgun originale – una vera merda.

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Poco male, la configurazione corrente di questa versione lite con gli avvolgimenti in parallelo è stata usata per magnetizzare i cacciaviti del garage dei misteri – con risultati discreti.

Stay tuned