Uno schermo retro-hi-tech

Ricordate del pannello che avevo nominato in Pimp my notebook? Ebbene, dato che è difficile farmi cambiare idea quando mi metto in testa qualcosa, grazie alla collaborazione tra me e il mio bravissimo nonno falegname, sono pronto a presentarvi uno schermo dal look alquanto retrò, ma dal contenuto veramente tecnologico.

Ecco di cosa sto parlando:

Ma parliamo dell’aspetto tecnologico:

  • Il pannello è un AUO B156HW01 V.4, 15.6″ FullHD, un po’ diverso da quelli che normalmente si trovano sui PC dei grandi magazzini: veniva usato in alcuni portatili piuttosto costosi ed è di ottima qualità, in particolare (oltre alla buona luminosità e all’ottimo contrasto e angolo di visuale – per essere un TN) ha una retroilluminazione con fosfori particolari che gli permettono di raggiungere un gamut pari al 95% NTSC, quando gli schermi normali superano raramente il 70%. Mi è costato poco meno di 100€, e per darvi un’idea veniva usato su una workstation Lenovo da 2000€!
  • Il circuito che lo controlla è un cinesissimo ed economico (<25€) driver LVDS che fa il suo dovere, e controlla anche un paio di piccoli altoparlanti (da usare però veramente solo in caso di emergenza, vista la qualità piuttosto scandalosa). Questo circuito ha mostrato però subito una grossa limitazione: non permette di regolare la luminosità! Allucinante!
  • La soluzione? Ho fatto un rapido driver PWM con un NE555 che mi permette di regolare la luminosità tra circa il 40% ed il 97% (in altri modi avrei potuto ottenere un maggiore range, ma avrei dovuto usare componenti che non avevo già in casa), che ho collegato direttamente al PIN di controllo PWM del cavo che si collega allo schermo. Il circuito è alimentato dai 5V direttamente dal controller principale, ed R2 ed R3 sono in realtà un potenziometro lineare da 10k. Ho anche aggiunto un piccolo dissipatore sul chip principale perchè scaldava un po’ troppo per i miei gusti. PWM555
  • Per quanto riguarda il case, è stato fatto su commissione, è un pezzo unico e non verrà mai prodotto in serie 🙂
  • Come alimentatore ho riciclato quello di un case esterno per HDD da 5.25″, 12V 2A – più che sufficiente ad alimentare il tutto.
  • Il montaggio è stato effettuato con qualche vite ed abbondante, immancabile, colla a caldo.

Se volete cimentarvi anche voi in un’impresa simile, chiedete pure consigli nei commenti qui sotto, vedrò di rispondere il prima possibile.

Enrico

10 comments

  1. Ciao, non ho capito bene il progetto, prticamente usi un monitor per portatile come monitor per pc?Grazie 🙂

    1. Esatto, in sintesi è proprio così. Il vantaggio principale è che lo specifico pannello che ho utilizzato è molto adatto ad un uso fotografico, perchè ha dei colori ottimi, essendo un wide gamut, e costa molto meno di un normale monitor di livello “fotografico” – lo svataggio è che è solo un 15.6″.

  2. Salve, credo proprio di possedere il tuo stesso modello di driver LVDS. Potresti pubblicare una foto del connettore dove è presente il controllo PWM? Vorrei sapere esattamente qual’è il pin a cui ti riferisci, grazie in anticipo per l’aiuto!

    1. Fare una foto sarebbe un po’ un problema perchè ho richiuso il tutto, però posso lo stesso darti una mano. Allora, prima di tutto il circuito con il 555 è alimentato dai 5V presi direttamente dal regolatore di tensione (ho saldato un filo direttamente dal positivo del condensatore subito dopo il regolatore di tensione). Per quanto riguarda il pin da collegare devi cercare il filo connesso al pin 33 del connettore che va allo schermo (vedi http://i01.i.aliimg.com/img/pb/557/508/530/530508557_177.jpg BKLT_PWM_DIM). Mi pare che sia uno dei fili gialli che, nel connettore che si collega al driver, finiscono sullo stesso pin.
      Ti consiglio di aggiungere un condensatore da almeno un centinaio di microfarad sull’alimentazione del 555

    2. Un’altra cosa: dall’articolo si capisce poco, ma ovviamente il dissipatore che ho aggiunto non è sul 555, ma sul chip centrale (quello grosso in package BGA) del driver.

        1. Se il pannello ha la retroilluminazione con lampada CCFL allora sì, l’unico modo è agire sull’inverter. Ho in programma un altro progetto di riutilizzo di un pannello di quel tipo e sto proprio per cercare il modo di regolare la retroilluminazione. Ti farò sapere a breve!

        2. Ho fatto qualche esperimento con l’inverter e ho scoperto che la regolazione della luminosità è di una facilità disarmante: basta fornire una tensione variabile al pin ADJ dell’inverter. In particolare, sul mio inverter, se fornisco 5V ottengo una luminosità ridotta (probabilmente circa il 50%), mentre con 0V si ha la luminosità massima. Quindi puoi tranquillamente usare un trimmer come partitore di tensione variabile per variare la luminosità: collega i due piedini esterni rispettivamente a massa e ai 5V, ed il piedino centrale ad ADJ; penso che un trimmer da 10k dovrebbe essere adeguato.
          Non ho provato, per non rischiare, ad aumentare la tensione oltre i 5V.

          1. Tempo addietro avevo provato con un segnale PWM, senza risultati però! Proverò con una semplice tensione variabile fino a 5V. Ti faccio sapere quanto prima…

          2. Anch’io ho iniziato testando un segnale PWM, però visto che si comportava in modo strano, ho letto il datasheet dell’integrato utilizzato nell’inverter e risulta che integri esso stesso un convertitore da analogico a PWM. In più, usando un segnale PWM sull’ADJ o sull’enable si rischia di far accendere e spegnere la lampada accorciando moltissimo la vita utile. Infatti gli inverter con il PWM non regolano il tempo di accensione della lampada, ma la corrente alla lampada (in fin dei conti sono una specie di alimentatore switching).

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